Posta tra il Kalahari e l’Atlantico, la Namibia è un Paese unico in qualità sia di bellezza paesaggistica sia nella sua grande varietà di culture, tra cui quelle dei San, degli Herero, dei Khoi Khoi, degli Ovambo e dei Kavango. I contrasti dei suoi ambienti non hanno eguali: si ritiene che il Deserto del Namib, esteso lungo la costa, unico nella sua desolazione, con le sue alte dune e la sensazione di immenso spazio aperto, sia il più antico deserto del mondo. L’altopiano centrale, dalle savane cosparse di rovi e dagli aspri monti che si innalzano bruscamente dalle pianure, termina a sud nel maestoso Fish River Canyon. Nel nord del Paese, i paesaggi variano dalla densa macchia alle aperte pianure della Piana di Etosha; la Skeleton Coast si affaccia prepotentemente sull’oceano, il Koakoveld offre distese desertiche e la cultura unica degli Himba, le foreste del Caprivi sono rigogliose e verdi. Testimoni dell’antichità pressoché eterna del Paese sono le impronte di dinosauro conservate nella pietra arenaria, l’arte rupestre di epoca preistorica e l’incredibile Welwitschia mirabilis, detta anche la pianta fossile.
Noleggio auto
La Namibia è facilmente e meglio visitabile in auto: eccellente e ben mantenuta la rete stradale. Come le autostrade Trans Caprivi e Trans Kalahari, le arterie stradali asfaltate collegano in modo sicuro tutti gli angoli della Namibia e consentono ai visitatori di esplorare il paese. Ma le strade asfaltate sono una minima parte: almeno l’80% delle strade in Namibia sono sterrate, ma generalmente ben mantenute. In ogni modo bisogna considerare che viaggiando su una strada sterrata, la velocità è molto più lenta, impiegando quindi più tempo per raggiungere la destinazione finale. Anche se più oneroso si consiglia di noleggiare un buon 4×4. In Namibia si guida sul lato sinistro della strada.
Treni
Le ferrovie Trans-Namib collegano la maggior parte delle città principali, non è da considerarsi come alternativa: i viaggi sono lunghi poiché i treni si fermano a ogni stazione. Se però si scegli il Desert Express, un treno di lusso rivolto ai turisti che corre tra Swakopmund e Windhoek, il cui viaggio dura 19 ore e 30 minuti, è un vero viaggi perché le diverse fermate che consentono ai viaggiatori di osservare l’alimentazione dei leoni, vedere il deserto del Namib, camminare tra le dune di sabbia e ammirare le stelle. Nel prezzo del biglietto sono compresi una cena di tre portate ed il pernottamento.
Voli charter
Un’intera rete di servizi di volo charter offre un modo sicuramente molto agevole e più veloce per esplorare la Namibia. Il vantaggio è che si può vedere di più in un periodo più breve, anche se il costo di tale comodità è più elevato e lo spazio a bordo è limitato. Ovviamente ad un viaggio effettuato con voli charter, saranno abbinati campi che offono servizi non solo di altro livello, ma anche allinclusive.
Autobus
Solo per coloro che amano veramente un’avventura: ci sono servizi notturni diretti da Windhoek a Città del Capo e servizi per Johannesburg via Upington.
L’alta stagione in Namibia va da luglio a novembre.
La Namibia è straordinariamente varia anche nell’offerta di sistemazioni, che spazia dal campeggio alla guesthouse fino al lodge di lusso.
Windhoek e le città della costa ospitano boutique hotel e guesthouse, mentre nelle aree più selvagge si trovano lodge e campi tendati immersi in paesaggi mozzafiato.
Altopiani centrali: il centro del Paese occupato da vasti altopiani ondulati ricoperti da bush e cosparsi di “pan”, sorta di bacini endoerici che, durante la stagione asciutta, vanno in secca e si ricoprono di una crosta di sale. I più famosi sono quello di Sossusvlei e l’altro, molto più esteso, all’interno del Parco Nazionale Etosha che richiama un gran numero di uccelli migratori.
Regione costiera: tutta la costa della Namibia è occupata dal deserto del Namib, in massima parte sabbioso, ritenuto dai geologi il più antico deserto del mondo e caratterizzato da dune altissime a forma piramidale. Le più alte dune si incontrano nella zona di Sossusvlei: con i suoi 390 m. di altezza “Big Daddy” detiene il primato di duna più alta del mondo. La più famosa è però “Duna 45”, l’ascesa della quale costituisce un must per chiunque si riproponga un viaggio in Namibia. Il colore predominante della sabbia è il rosso in tutte le sue sfumature grazie alla prevalenza di ossidi di ferro. Sulla costa della Namibia, grazie alla corrente del Benguela proveniente dall’Antartico, fa sì che la temperatura diurna non superi i 20° gradi nemmeno in piena estate, ossia gennaio. Il tratto settentrionale del litorale, dalla città di Swakopmund fino al confine con l’Angola, assume il nome di Skeleton Coast con riferimento ai relitti di navi che giacciono sui suoi arenili ma anche per la presenza di numerose carcasse di cetacei. Il paesaggio ha un aspetto inquietante reso spesso ancora più cupo dalle tonalità del grigio che lo contraddistinguono. Nell’area specifica di Swakopmund le dune sono assenti; ma salendo verso nord nella Skeleton Coast, si avvicendano senza interruzione sino al confine con l’Angola e oltre. Qui è diffuso il mopane, l’albero farfalla per la forma caratteristica delle sue foglie.
Il tratto meridionale della costa assume il nome di Diamond Coast
La pianura costiera è separata dall’altopiano da una serie di rilievi. Al centro-sud i Monti di Naukluft delimitano la zona delle grandi dune impedendo al deserto di espandersi all’interno. A nord Skeleton Coast è limitata dall’altopiano del Damaraland di origine vulcanica e dai massicci del Kaokoland. Ciò nonostante le frequenti nebbie che avvolgono la costa spesso si aprono un varco tra i monti grazie ai forti venti che le sospingono, riuscendo a raggiungere le frange occidentali dell’altopiano.
deserto orientale: a est gli altopiani digradano progressivamente fino a sfumare nel deserto del Kalahari che ricopre anche gran parte del Botswana.
Nel 2007 la Namibia è stata insignita del suo primo sito Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO . Da allora, visitatori da tutto il mondo si sono recati a Twyfelfontein, una delle più grandi concentrazioni di petroglifi rupestri in Africa . Si stima che esistano circa 2500 diverse incisioni rupestri.
Twyfelfontein si trova nel Damaraland, nel nord-ovest della Namibia, nella regione del Kunene. Si stima che la maggior parte delle incisioni rupestri siano state scolpite più di 6000 anni fa.
Queste incisioni furono scoperte poco prima del 1914 dal topografo Reinhard Maak, lo stesso studioso che trovò anche la famosa pittura rupestre della Dama Bianca sul monte Brandberg.
La Namibia ha ricevuto il suo secondo sito patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2013 . Il Namib Sand Sea copre un’enorme area di 3.077.700 ettari, con ulteriori 899.500 ettari designati come zona cuscinetto e all’interno del Parco Namib-Naukluft.
Questa zona inizia appena a sud del fiume Kuiseb e comprende Sandwich Harbour e Sossusvlei. Il Namib Sand Sea è un’area di straordinaria bellezza naturale e un deserto nebbioso costiero unico che comprende una vasta gamma di dune giganti e mobili.
È un esempio eccezionale delle conseguenze paesaggistiche, ecologiche, geomorfologiche ed evolutive dei processi guidati dal vento che interagiscono con la biologia e la geologia.
Il Namib è un deserto estremamente secco ma sorprendentemente ospita una notevole diversità di animali e piante uniche.
Pianure del Caprivi è la zona umida del Paese che si allunga all’estremo nord, bagnata dallo Zambesi, con un suolo ricoperto da un tappeto erboso e con alberi radi.
La Namibia ha il tipico clima di regioni semi desertiche con giornate molto calde a cui fanno riscontro notti fredde. Le zone interne presentano due brevi stagioni delle piogge tra ottobre – dicembre e in gennaio – aprile, il resto dell’anno il clima è asciutto.
Sulla costa le temperature sono mitigate dalle correnti fredde dell’oceano.
Il clima tipicamente semidesertico fa sì che la Namibia sia visitabile tutto l’anno. L’inverno (da maggio a ottobre) registra temperature che oscillano tra i 7 e i 30° C, durante il giorno è sereno e piacevolmente caldo, ma con forte escursione termica la notte che ha raggiunto an-che temperature vicino allo zero. D’estate (da novembre ad aprile) le temperature si aggirano ai 40/45° C con giornate torride. La stagione delle piogge va da febbraio a marzo
Il periodo migliore per visitare la Namibia va da Maggio a Ottobre.
In Namibia si può considerare con una sufficiente approssimazione che ci sono almeno 300 giorni di sole all’anno, ma la temperatura e le precipitazioni variano comunque notevolmente a seconda della stagione e della località. Mediamente ogni periodo dell’anno è gradevole per visitare il paese evitando eventualmente di sostare a lungo nel Namib e nel parco dell’Etosha nei periodi di maggior caldo da dicembre a marzo. La lunga e stretta fascia costiera del Namib ha un clima caldo tutto l’anno.
Nella capitale Windhoek le temperature medie sono più fredde nei mesi estivi (9-23 gradi centigradi) mentre sono più miti (14-30) nel resto dell’anno.