Percorrendo le strade panoramiche che attraversano l’Anti Atlante si giunge a Tafraoute, meta indimenticabile e fuori dai percorsi turistici.
La città sorge al centro di un gruppo di insediamenti in pietra costruiti sui pendii erosi dal vento a nord ovest della valle degli Ameln, costellata di rocce granitiche rosa che all’ombra diventano porpora, racchiuse nel meraviglioso panorama montano della catena di quarzo del Djebel el Kest.
E’ una sosta utile per fare rifornimento di benzina, tra Tan Tan e Laayoune ci sono stazioni ogni 100 km, ma nessuno parla inglese o francese, per cui è utile conoscere qualche parola di arabo per chiedere acqua o per poter dire grazie e per favore. Al Caidat di Sidi Akhfennir si ottiene il permesso per visitare il più interessante degli estuari che dividono la strada del sud.
Al di sotto dei palmeti si scorge una distesa di migliaia di palme da datteri nella Vallèe des Ameln, e al di sopra villaggi dai colori della terra.
Quest’area remota è florida, grazie alla fertilità del terreno, ma soprattutto perché la maggior parte degli uomini va in città a cercare fortuna. Gli uomini d’affari di Tafraoute sono tra quelli che hanno più successo in Marocco, così inviando i soldi a casa si fanno costruire nei villaggi natali belle residenze in stile cittadino, pronte per gli anni della pensione.
Decine di villaggi sorgono attorno a Tafraoute, e probabilmente sono ancora più divertenti da visitare rispetto alla città.
I villaggi da non perdere sono Oumesnat, a nord-est di Tafraoute, Agard Oudad a sud e Adai a sud-ovest.
Sulla strada per Tiznit ci sono immensi massi di granito scoloriti e scolpiti dalle intemperie, strane forme in netto contrasto con i profili delle palme che fanno da sottofondo.
La maestosità delle montagne e lo stile di vita all’antica sono impressionanti, e danno il meglio di se all’inizio della primavera, quando le pendici si ricoprono di mandorli in fiore.
Una volta usciti dalle montagne c’è un lungo tratto desertico da percorrere prima di raggiungere la città fortificata di Tiznit, le cui mura di terra compressa color marrone rossiccio si ergono a picco sulla pianura.
Se proseguite verso nord- est consigliamo una sosta Taroudant a considerata la piccola Marrakech per la bellezza dei suoi souq, meno turistici della più famosa città imperiale.
Ruta de los Pueblos Blancos
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