Percorrendo la strada a sud di Tan Tan, dove il deserto incontra l’Oceano e il manto stradale si avvicina e si allontana dalla costa, che di tanto in tanto si riempie di sabbia trasportata dal vento, si attraversa una zona veramente remota, dove qua e la sorgono caffè deserti dipinti di verde, bianco o giallo, i cui colori allegri sembrano sottolineare il loro isolamento.
In questo contesto sorge Sidi Aknhfennir, a 100 km a nord di Tarfaya, un villaggio intero di caffè.
E’ una sosta utile per fare rifornimento di benzina, tra Tan Tan e Laayoune ci sono stazioni ogni 100 km, ma nessuno parla inglese o francese, per cui è utile conoscere qualche parola di arabo per chiedere acqua o per poter dire grazie e per favore. Al Caidat di Sidi Akhfennir si ottiene il permesso per visitare il più interessante degli estuari che dividono la strada del sud.
Il Parco Nazionale di Khnifiss sembra uscire dal nulla, dopo miglia e miglia di deserto a perdita d’occhio. Il luogo emerge, la cacofonia degli uccelli, l’infinita laguna blu, l’entroterra del deserto, gli animali selvatici sorprendono a prima vista. Potremmo dimenticarci e credere di trovarci in un altro paese, eppure siamo in Marocco. Qui la natura è di colore generoso. Khnifiss con la bassa marea diventa verde, inoltre puoi vedere l’azzurro dell’oceano e della laguna, e infine il giallo del deserto.
Il sito di Khenifiss rappresenta l’unica laguna sahariana del Nord Africa ed è stato classificato parco nazionale nel 2006.
L’estuario è immenso, delimitato da paludi color verde smeraldo e dune bianche vellutate, e abitato da pochi pescatori superati in numero da fenicotteri, cormorani ed egrette.
Oltre le dune sulla sponda settentrionale c’è una remota e selvaggia spiaggia sull’Oceano Atlantico, molto vasta e cosparsa di relitti.
Ospita 30 specie di macro-alghe e una notevole ricchezza di invertebrati marini. È un importante sito di alimentazione, riproduzione e nursery per pesci.
La laguna è anche un sito di scalo per un gran numero di uccelli migratori paleartici occidentali. A volte ospita più di 20.000 uccelli acquatici durante la stagione invernale. La laguna è anche un importante terreno di nidificazione degli uccelli. Casarche, anatre marmorizzate e gabbiani corsi abitano la laguna permanentemente, mentre un gran numero di specie giunge qui in inverno per svernare. Ogni anno, circa 20.000 uccelli rimangono nella zona della laguna durante la stagione invernale.
Oltre alla ricchezza ornitologica, la fauna marina è diversificata. “La parte del deserto è caratterizzata da una fauna incredibile. Possiamo osservare fennec, istrici, volpi, volpi rosse ”. Inoltre, in Khnifiss, la gazzella di Cuvier può essere osservata nel suo stato selvaggio. Per preservare questa specie, l’Alta Commissione per l’acqua e le foreste e la lotta contro la desertificazione (HCEFLD) ha creato una riserva per “reintrodurre la specie e sviluppare il fatto di rilasciarla in natura”, specifica il funzionario, che dichiara che il progetto è “essenziale” per la regione.
Il sito è di quasi 185.000 ettari, la diversità dei paesaggi che si svolgono davanti agli occhi dei turisti è eccezionale: paesaggi naturali marini, la costa atlantica, la laguna, dune, scogliere e altipiani, steppe e vegetazione sahariana, il parco Khenifiss è svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di attività di ecoturismo nella regione. L’area selvaggia è preservata da un divieto di costruzione. L’obiettivo è preservare l’ecosistema e la biodiversità.
La ricchezza culturale del territorio vecchia di secoli, testimonia la conservazione delle antiche tradizioni locali e l’identità del patrimonio della popolazione locale collegato alla loro natura e la loro cultura.
Per chi volesse proseguire verso sud il viaggio sarà allietato da una quiete surreale, gli altri veicoli rappresentano quasi un evento, un viaggio che pare portare alla fine del mondo.

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