Nota come la città dei Templari, di cui fu antica sede dell’Ordine, Tomar è una città affascinante, per la ricchezza artistica e culturale. Lo sviluppo di Tomar è intimamente legato all’Ordine dei Templari, che nel 1159 ricevettero queste terre come ricompensa per l’aiuto prestato a D. Afonso Henriques, primo re del Portogallo, nella riconquista cristiana del territorio.
L’Ordine dei Templari si estinse in Francia all’inizio del XIV secolo, ma in Portogallo fu trasformato nell’Ordine di Cristo, che svolse un ruolo preponderante nell’epopea delle Scoperte Portoghesi, grazie agli immensi beni appartenuti ai Templari. Il famoso Infante D. Henrique, la guida dell’epopea delle Scoperte, fu uno dei governatori e protettori più importanti dell’ordine.
La maggiore attrazione di Tomar è il Convento de Cristo nel castello dei templari, una delle più importanti opere rinascimentali in Portogallo. La Charola, ossia l’originaria rotonda romanica con il deambulatorio, è la parte più antica. L’antico oratorio templare, costruito nel XIIº secolo, così come il castello che, ispirato alle fortificazioni della Terra Santa, era all’epoca la più moderna e avanzata struttura militare del regno, venne trasformato in cappella maggiore quando D. Manuel I, ne ordinò la ristrutturazione, nel XVIº secolo, e fu allora che il monumento acquisì lo splendore architettonico, che ancora oggi conserva e che gli è valso la classificazione come Patrimonio dell’Umanità.
Nel Convento sono da sottolineare alcuni particolari, come le raffigurazioni del portale rinascimentale, la singolare simbologia della finestra in stile manuelino della sala del capitolo, l’architettura del chiostro principale e le sale legate ai riti dei templari.
A Tomar si trovano altre tracce dell’influenza dei templari, in particolare la Mata dos Sete Montes dove, secondo la tradizione, si svolgevano rituali iniziatici, raggiungibile a piedi dal Convento scendendo verso il centro storico e l’Igreja de Santa Maria do Olival, fondata nel XII secolo che conserva le tombe di alcuni Maestri dell’Ordine, fra le quali quella di Gualdim Pais, il primo grande maestro, morto nel 1195.
Prendendo la strada che dal convento raggiunge il centro a metà percorso si vede la Ermida de Nossa Senhora da Conceição, una cappella che è una piccola gioia rinascimentale, opera del portoghese João de Castilho che lavorò anche nel Convento.
Lo spazio urbano storico di Tomar ha la forma di una croce, orientata secondo i punti cardinali, con a ogni estremità un convento. A sud, il Convento de São Francisco, in cui si visita il curioso Museu dos Fósforos (Museo dei Fiammiferi), a nord, l’antico Convento da Anunciada, a est, nel Museu da Levada, dove si osservano le macine e i mulini che funzionavano con la corrente del fiume Nabão che attraversa la città.
La Praça da República, dove è situata l’Igreja de São João Baptista, la chiesa madre, costituisce il centro di Tomar, con a occidente la collina del Castello e del Convento di Cristo. Nelle vie centrali oltre ai vari negozi vi è il più antico caffè, che serve le specialità della pasticceria locale: queijadas de amêndoa (dolci di mandorla) e queijadas de chila (dolci di zucca siamese) e le tradizionali Fatias de Tomar, tuorli d’uova cotti in bagnomaria in una speciale pentola. Su una delle sponde del fiume c’è il Convento de Santa Iria e un po’ più lontana, la già menzionata Igreja de Santa Maria do Olival. Tutta la città si è sviluppata attorno a questo nucleo che è anche il palco di una delle maggiori feste popolari, la Festa dos Tabuleiros, celebrazioni che si svolgono ogni quattro anni nel mese di giugno e la cui origine è legata al culto dello Spirito Santo.
Oltre a essere stata testimone delle lotte della riconquista cristiana, nel XIIº secolo, Tomar conserva un’interessante memoria della religione ebraica. Dopo essere stati espulsi dalla Spagna, gli Ebrei fondarono una colonia nelle stradine del centro storico della città, che conserva una delle più antiche sinagoghe del Portogallo, alla quale si affianca il Museu Luso-Hebraico Abraão Zacuto, dedicato all’illustre astronomo e matematico del Quattrocento. Situato nell’antica Rua da Judiaria, il museo raccoglie una notevole collezione di documenti e di epigrafi. Da notare i fori in ogni angolo della sala dove venivano collocati degli orci di terracotta per migliorarne l’acustica.
A circa 14 km da Tomar lungo il fiume Tago (Tejo), si può visitare la località di Castelo de Bode, dove viene raccolta l’acqua che rifornisce la città di Lisbona e sui cui isolotti e sponde coperte da pinete si trovano luoghi di grande interesse naturalistico.
Aqueduto dos Pegões Altos
Con i suoi quasi sei chilometri di estensione e i suoi 180 archi, l’Acquedotto di Pegões è una delle principali opere pubbliche portoghesi del XVII secolo. Quest’opera monumentale fu progettata dall’architetto Filippo Terzi per rifornire di acqua il Convento di Cristo, collegandolo a Pegões, nelle vicinanze di Tomar, dove erano situate quattro fonti. L’acquedotto, uno dei più grandi e imponenti del Portogallo, è costituito da un’arcata semplice e da due file di archi sovrapposti nella zona in cui il dislivello è maggiore. In alcuni punti l’acquedotto raggiunge un’altezza di ben 30 metri.
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