Tipologia Tour
Durata
Partenza da :
Arrivo a:
Tour Individuale
10 notti e 11 giorni
Amritsar
Kolkata (Calcutta)
Cross India, attraversare l’India del nord da Ovest ad Est dal Punjab al West Bengala. Arrivando ad Amritsar per visitare il tempio d’oro il tempio più sacro alla religione Sikh e per assistere a “Beating the Retreat” la cerimonia di ammaina bandiera al confine con il Pakistan, Si prosegue tra Uttar Pradesh e Rajasthan con la visita di Jaipur Agra e Varanasi, per arrivare infine a Kolkata (Calcutta) da dove si rientrerà.
Giorno 1
Arrivo ad Amritsar
Arrivo con il volo internazionale all’aeroporto di Amritsar, dopo aver svolto le attività doganali e ritirato i bagagli un ns. assistente vi attenderà per il trasferimento in Hotel ed assistervi alle operazioni di check-in.
Giorno 2
Amritsar
La prima escursione del giorno è Sri Harmandir Sahib o Tempio d’Oro. Arcate, minareti, santuari, cupole, specchi d’acqua, decorazioni, testi sacri, marmi, oro e pietre preziose per un luogo di pura bellezza e di particolarissima atmosfera. Proseguimento delle visite con il parco Jallianwala Bagh, a pochi minuti di cammino dal tempio, che commemora un episodio cruciale della lotta indiana per l’indipendenza e lo spaventoso massacro dovuto alle truppe inglesi. Seguiranno le visite al tempio di Durgiana ed al vivace Bazaar della città.
Nel pomeriggio si raggiunge il confine internazionale di Wagah tra India e Pakistan, per la cerimonia serale “Beating the Retreat”. Wagah, un avamposto dell’esercito sul confine indo-pakistano tra Amritsar e Lahore, è un elaborato complesso di edifici, strade e barriere su entrambi i lati. Il clou quotidiano è la cerimonia serale “Beating the Retreat”. I soldati di entrambi i paesi marciano in uno stile unico alzando la gamba il più possibile fino a quasi toccare il volto. Nell’elaborata cerimonia dell’ammaina bandiera di entrambe le nazioni, “l’agonistica” marcia delle guardie di confine e la sfida puramente vocale tra gli speaker fa salire il fervore nazionalistico in un tifo da stadio, segnando la fine della giornata tra fragorosi applausi e musica.
In serata, rientro al Tempio d’Oro per assistere alla cerimonia della “messa a dormire” del libro delle sacre scritture, il Granth Sahib, testo di riferimento della religione del Sikhismo. Pernottamento.
Amritsar, città dello Stato del Punjab settentrionale, India nord-occidentale. Si trova a circa 25 km a est del confine con il Pakistan. Amritsar è la città più grande e più importante del Punjab ed è un importante centro commerciale, culturale e di trasporto. È anche la principale meta di pellegrinaggio dei sikh che vivono in India e all’estero per la presenza del loro principale luogo di culto: l’Harmandir Sahib, o Tempio d’Oro. Amritsar fu fondata nel 1577 da Ram Das, quarto guru dei Sikh, su un sito concesso dall’imperatore moghul Akbar. Ram Das ordinò lo scavo del serbatoio sacro, o piscina, chiamato Amrita Saras (“Piscina del Nettare”), da cui deriva il nome della città. Arjan, il quinto guru dei Sikh, fece erigere un tempio su un’isola al centro della vasca, che fu poi raggiunta da una strada rialzata in marmo. Durante il regno del Maharaja Ranjit Singh (1801-39), la parte superiore del tempio fu decorata con una cupola di rame ricoperta di lamine d’oro e da allora l’edificio è popolarmente conosciuto come Tempio d’Oro. Amritsar divenne il centro della fede sikh e, come fulcro del crescente potere sikh, la città conobbe un corrispondente aumento del commercio. Fu annessa all’India britannica nel 1849. A breve distanza dal complesso del Tempio d’Oro si trova un ampio parco, Jallianwalla Bagh, dove il 13 aprile 1919 le truppe del governo coloniale britannico spararono su una folla di manifestanti indiani disarmati, uccidendone 379 e ferendone molti altri. Il luogo del Massacro di Amritsar, come venne chiamato quell’incidente, è un monumento nazionale.
Giorno 3
Amritsar – Delhi (volo) – Mathura – Agra (240 Km – 4h)
Trasferimento in aeroporto in tempo per il volo su Delhi, all’arrivo proseguimento per Agra. Durante il tragitto sosta alla città santa di Mathura famosa per i suoi festeggiamenti dell’Holi e del Krishna Janmashtami
Mathura è situata a circa 58 km a nord-ovest di Agra, sulle rive del fiume Yamuna, ed è un importante luogo di pellegrinaggio indù, ed è anche conosciuta come Brajbhoomi – la terra dove Lord Krishna,nacque e trascorse la sua giovinezza. La città è caratterizzata da pittoreschi Ghats, portali ad arco e guglie di templi che si estendono lungo la riva destra del fiume Yamuna, come una piccola Varanasi.
Giorno 4
Agra
Il tour della città di mezza giornata inizia all’alba, con la visita al Taj Mahal – forse il monumento all’amore più famoso al mondo, edificato in marmo bianco e pietre preziose a metà del 1600 da Shah jahan, in memoria della moglie defunta Mumtaz.
Il complesso architettonico del Taj Mahal si compone di cinque elementi principali: il darwaza (portone), il bageecha (giardino) dalla tipica forma di charbagh (giardino diviso in quattro parti), masjid (moschea), mihman khana (“casa degli ospiti”, chiamata anche jawab) ed infine il mausoleum ovvero la tomba di Mumtaz. Ulteriori strutture secondarie sorgono addossate alle mura che dividono il complesso dall’esterno su tre lati (in quanto il lato settentrionale è limitato dal fiume Yamuna), due portali secondari ed otto torri ottagonali. Il mausoleo è l’unico edificio interamente rivestito di marmo bianco, impreziosito di intarsi in colorate pietre preziose e semipreziose a raffigurare motivi floreali e versi del corano, quattro minareti posti ai vertici della piattaforma completano elegantemente, quella che è considerata una delle meraviglie del mondo.
Si prosegue con il mausoleo di I’timād-ud-Daulah che per la sua somiglianza al Taj Mahal ed i fini intarsi, viene chiamato il “Piccolo Taj”, il Forte di Agra, massiccio forte in pietra arenaria rossa, situato sulle rive del fiume Yamuna, costruito quasi 500 anni fa dal Mughal ed infine l’elegante mausoleo in pietra arenaria rossa dell’imperatore Akbar a Sikandra.
Due grandi monarchi Mughal, Akbar e Shah Jahan, trasformarono il piccolo villaggio di Agra adagiato sulle sponde del sacro fiume Yamuna, nella seconda capitale dell’Impero Mughal – dandole il nome Dar-ul-Khilafat. Oggi, un visitatore di Agra è accolto da un mondo di edifici contrastanti, in arenaria rossa e marmo bianco, vicoli pittoreschi e quel fascino irresistibile che la città preferita dai Mughals conserva ancora. Non è sorprendente che l’Agra moderna rifletta ancora il suo patrimonio Mughal così vistosamente.
Giorno 5
Agra – Fatehpur Sikri – Abhaneri – Jaipur (260km – 6h)
Si prosegue quindi per la città moghul di Fatehpur Sikri a circa 40 km da Agra. Partenza per Abhaneri e visita del Chand Baori famoso pozzo a gradoni. Prosecuzione per Jaipur, sistemazione in hotel.
La costruzione della città iniziò nel 1570, come nuova capitale, su ordine dell’imperatore Akbar, due anni dopo la nascita dell’erede Jahangir. Akbar scelse come sito la collina dove viveva lo sceicco che ormai molto anziano morì poco dopo l’inizio dei lavori. Akbar volle quindi erigergli una grandiosa tomba nel cortile della nuova grande moschea. La città fu costruita assai velocemente e dal 1573 vi lavorarono anche molti artigiani provenienti dal Gujarat, conquistato da Akbar proprio in quell’anno. Il nome Fatehpur significa proprio città della vittoria. La città era collegata ad Agra, la vecchia capitale, da una ampia strada limitata da una serie ininterrotta di botteghe di artigiani. Nel 1585 Akbar e la corte trasferirono la capitale a Lahore, apparentemente a causa della mancanza d’acqua, ma più probabilmente per essere più vicini all’esercito che era impegnato in campagne militari nel nord dell’India. La città declinò rapidamente e venne abbandonata nel giro di pochi anni conservandosi ottimamente fino ai giorni nostri.
Il pozzo costruito intorno al VII secolo serviva a risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico nei periodi di siccità e fornire allo stesso tempo, un sistema abbastanza comodo per raggiungere l’acqua. Il pozzo ha 3500 stretti gradini che collegano 13 livelli fino a raggiungere, l’acqua, alla profondità di trenta metri.
Giorno 6
Jaipur – Delhi (volo) – Oppure si prosegue con l’estensione Rajasthan (vedi sotto)
Intera giornata dedicata a Jaipur; si inizia con la visita all’Amber Fort, a 11 km dalla città. Amber era l’antica capitale dello stato di Jaipur. Il forte è un superbo esempio di architettura Rajput, imponentemente posizionato su una collina, con vista su un lago. La salita al forte sarà sul dorso di un elefante. Visita al paradiso dei pellegrini, popolarmente noto come Shri Galtaji, un santo ashram e un ufficio direttivo della suprema tradizione Shri Vaishnava, menzionato in molti testi e scritture sacri. Il complesso costruito all’interno di un passo di montagna nelle Aravalli Hills a 10 km ad est di Jaipur è noto per le sue sorgenti naturali d’acqua che si accumula in vasche. Le due vasche principali atte ad accogliere i pellegrini sono suddivise per uomini e donne. Nel complesso del tempio di Sita Ram ji, vi è una terza vasca, famosa per essere popolata da una colonia di macachi che vi si tuffano regolarmente, per tale motivo il tempio Ram ji viene comunemente chiamato il tempio delle scimmie.
Il tour prosegue con una sosta fotografica all’Hawa Mahal (Palazzo dei Venti) famoso per la sua facciata di finestre rosa con schermi filigranati e la visita al City Palace. Il palazzo ancor oggi dimora dell’ex Raja di Jaipur, ospitante una vasta collezione d’arte, tappeti e armi antiche. La visita di Jaipur si conclude con il Jantar Mantar (osservatorio astronomico) costruito su ordine del Raja Jai Singh II, tra 1727 e 1734, per misurare la posizione di stelle, pianeti e calcolare eclissi, fattori influenti per qualsiasi decisione secondo la religione Hindu.
Trasferimento in Aeroporto per il volo serale su Delhi
Giorno 7
Delhi
Si prosegue per una visita combinata della Vecchia e Nuova Delhi che comprende la visita alla Jama Masjid, la più grande moschea del paese, nota anche come Moschea del Venerdì; un giro in risciò attraverso i coloratissimi bazar e le strette viuzze di Chandni Chowk (Silver Street); Gurudwara Bangala Sahib, il più grande tempio sikh di Delhi, il Shri Laxmi Narayan Temple (Birla Mandir), e Birla House o Gandhi Smriti Museum, il museo nell’abitazione in cui il mahatma passò gli ultimi giorni di vita e dove venne barbaramente ucciso. Dall’auto si potrà osservare la Porta dell’India (India Gate), un arco alto 42 metri, costruito come monumento ai caduti; una sosta a Rashtrapati Bhawan, la residenza ufficiale del Presidente dell’India; la Tomba di Humayun, situata in un meraviglioso giardino costruito in memoria dell’imperatore Moghul Humayun dalla moglie; Qutub Minar – una torre alta 72 metri costruita nel 1199 d.C. D.
Giorno 8
Delhi – Varanasi (volo)
Trasferimento in aeroporto in tempo per il volo su Varanasi. Alla arrivo si procede con la visita di Bharat Mata ‘Madre India’, un modello di India in rilievo dell’India, scolpita in marmo con rappresentate le montagne, le pianure e gli oceani. Si raggiunge di seguito Sarnath 13 km dalla città di Varanasi. Città sacra per i buddhisti e metà di peregrinaggio, qui il Signore Buddha predicò il suo primo sermone a un gruppo di discepoli dopo aver raggiunto l’illuminazione a Bodh Gaya.Il Dhamekha Stupa, alto 43 metri e con un diametro di 28 commemorare il sacro avvenimento. Si prosegue nel vicino museo dove è contenuto il capitello leonino del pilastro Ashoka. Con quattro leoni a segnare i punti cardinali il capitello è simbolo del governo indiano (lo troverete raffigurato anche sul vostro visto di ingresso in India!). Prima del tramonto è il momento di raggiungere il sacro fiume Gange, l’autista e la guida vi condurranno alla cerimonia serale, accomodandovi su una barca attraccata alla riva, la miglior posizione da cui assistere. Ogni sera quando il sole tramonta, al suono di una conchiglia, un gruppo di giovani pandit (sacerdoti), posizionati su delle piazzole in riva il fiume, al Dasaswamedh Ghat, celebrano la Dea Madre Ganga, in una elaborata cerimonia ganga aarti. Al vibrante sottofondo sonoro dell’armonium e canti di preghiera, il rituale inizia impregnando l’aria circostante del fumo di incenso sventolato dai sacerdoti e continua in un intricato volteggio di grandi lampade ad olio fiammeggianti. Una moltitudine di lampade galleggianti trasportate dalla corrente illuminerà il fiume a fine cerimonia.
Dichiarata la città più antica dell’India, Varanasi, città dell’Uttar Pradesh, conosciuta anche con i nomi di Kashi e Banaras, vanta l’appellativo di città più sacra del paese. Nella credenza induista si ritiene che Varanasi sia stata creata circa 5000 anni fa dallo stesso Lord Shiva ed è citata nelle epopee indù, Ramayana e Mahabharata. La cultura, le tradizioni e le credenze di Varanasi sono strettamente correlate al fiume Gange, che scorre attraversando la città, in un’ansa che stranamente volge a nord. La sacralità che impregna la città, la rende meta di pellegrinaggio e luogo propizio in cui trascorrere gli ultimi giorni di vita, esalando qui l’ultimo respiro si beneficia della moksha, la liberazione dal ciclo delle rinascite, accedendo al paradiso. I Ghat (gradoni di balneazione) popolati di fedeli che si bagnano nel fiume, le aarti serali, la miriade di templi frequentati dai sadhu (santoni), offrono un’esperienza surreale ed unica in sé, rispecchiando probabilmente, l’immaginario collettivo di una nazione, che ormai volge verso il futuro.
Giorno 9
Varanasi – Kolkata (volo)
Sveglia prima dell’alba per un indimenticabile giro in barca lungo il Gange – un suonatore di sittar vi suonerà una melodia dedicata la sorgere del sole -. La città si anima prima del sorgere del sole quando i devoti si dirigono verso le rive del fiume per adorare il sole nascente. Dalla barca oltre a vedere sorgere il sole si può assistere all’affascinante e colorato miscuglio di persone che raggiungono il sacro fiume, non solo per il bagno rituale, ma anche per la triste cremazione dei cari, lavare i vestiti o semplicemente per sedersi a guardare il mondo che passa. La mattinata continua con una passeggiata guidata tra i vicoli che caratterizzano la città vecchia. Si visiterà Asi Ghat – uno dei cinque ghat speciali da cui i pellegrini devono fare il bagno secondo un preciso ordine nello stesso giorno. L’ordine è Asi, Dasasaswamedh, Baransangam, Panchganga e infine Manikarnika. Visita al Tempio di Durga, comunemente conosciuto come il Tempio delle Scimmie per via delle numerose scimmie che lo popolano. Chiuso ai non indù, il tempio si può vedere dall’alto di una apposita passerella, si prosegue con il tempio di Kashivishwanath o Shiva, ricostruito sopra una moschea, anche questo visonato da un terrazzo vicino, in quanto interdetto ai non indù e accanto al tempio il pozzo di Gyan Kupor – il pozzo della conoscenza.
Trasferimento in aeroporto in tempo per il volo su Kolkata (Calcutta). Incontro con il ns. rappresentante e trasferimento in hotel.
Giorno 10
Kolkata (Calcutta)
Dopo colazione si procederà con la visita alla città: con la cattedrale di san Paolo, i quartieri coloniali, BBD Bagh, già Dalhousie square, la Old Court House Street e Fort Williams, la casa di Madre Teresa di Calcutta. Il coloratissimo mercato dei fiori di Mullik Ghat, dal quale si potrà osservare il famoso ponte di Howrah, sul fiume Hoogly, che si dice sia il ponte più trafficato al mondo. Pernottamento. Se lo si desidera in serata visita al Kalighat Kali Temple considerato uno dei 51 Shakti Peethas dell’India, dove si dice che le varie parti del corpo di Sati siano cadute, nel corso del Rudra Tandava di Shiva. Kalighat rappresenta il luogo in cui caddero le dita del piede destro di Dakshayani o Sati.
Lo spettacolo delle sue strade alberate a più corsie, gli enormi cartelloni pubblicitari dai colori vivaci, le centinaia di taxi gialli nel traffico dell’ora di punta, la gente indaffarata e sempre di corsa contrasta con i quartieri residenziali all’avanguardia, hotel e ristoranti di un lusso inimmaginabile, grattacieli residenziali hi-tech e le sedi delle più importanti compagnie automobilistiche, telefoniche, informatiche, bancarie, assicurative e commerciali mondiali. Accanto a tutto questo, ci sono i maestosi palazzi ottocenteschi che rievocano l’epoca della dominazione britannica. Nessuno può negare che Calcutta sia una città di grande carattere, vitalità e di grandi contrasti. Rientrare a casa e riaccendere la TV per farsi cullare dai suoi programmi non sarà più, per qualche giorno, la stessa cosa di prima. A quanti concordano con queste affermazioni dedichiamo questa guida.
Calcutta è il più grande polo industriale dell’India, fatto che attira i piccoli agricoltori degli stati indiani confinanti, moltissimi europei ed asiatici. La presenza di esuberante mano d’opera a basso costo stimolò dapprima l’ingordigia delle più ricche famiglie dell’India e in seguito quella di multinazionali operanti nel campo del farmaceutico che, prendendo a prestito una frase di Osho, potrebbero essere definite “nemiche dell’Umanità”, almeno da quanti hanno letto l’inquietante “Il libro che le multinazionali non ti farebbero mai leggere” dello scrittore austriaco Klaus Werner-Lobo, edito in Italia da Newton Compton
Calcutta è anche la città dell’India in cui la tradizione britannica di epoca vittoriana è più viva che altrove. Gli esponenti della borghesia intellettuale e delle ricche famiglie di industriali affettano modi e stili esteriori di vita che sono spariti da un pezzo nell’odierna Inghilterra e che forse sopravvivono solo dietro i cancelli di Buckingham Palace.
Giorno 11
Kolkata – partenza
Trasferimento in aeroporto in tempo per il volo di rientro.
• Alloggio in camera a matrimoniale/2 letti
• All’arrivo Incontro e assistenza da parte di un ns. rappresentante
• Colazione giornaliera a buffet in hotel (eventuali cene in hotel e/o pranzi in hotel o ristoranti locali selezionati, con supplemento)
• Mezzo di trasporto: veicolo con aria condizionata per tutti i trasferimenti, visite, escursioni come da itinerario
• Tutte le visite menzionate nel programma
• Guida locale parlante italiano in tutte le città, (se disponibili – salvo Amritsar – Abhaneri
• Eventuale accompagnatore/guida parlante italiano per tutta la durata del viaggio con supplemento
• Salita ad Amber Fort in elefante – Jaipur/
• Auto/mezzo elettrico in condivisione al Taj Mahal – Agra
Giro in barca sul fiume Gange (in condivisione)
• Costo degli ingressi ai monumenti come menzionato nel programma (01 visita)
• Costo del carburante, pedaggi, parcheggi, e assicurazione del veicolo
• Tutte le tasse generalmente applicabili
Giorno 6
Jaipur
Intera giornata dedicata a Jaipur; si inizia con la visita all’Amber Fort, a 11 km dalla città. Amber era l’antica capitale dello stato di Jaipur. Il forte è un superbo esempio di architettura Rajput, imponentemente posizionato su una collina, con vista su un lago. La salita al forte sarà sul dorso di un elefante. Visita al paradiso dei pellegrini, popolarmente noto come Shri Galtaji, un santo ashram e un ufficio direttivo della suprema tradizione Shri Vaishnava, menzionato in molti testi e scritture sacri. Il complesso costruito all’interno di un passo di montagna nelle Aravalli Hills a 10 km ad est di Jaipur è noto per le sue sorgenti naturali d’acqua che si accumula in vasche. Le due vasche principali atte ad accogliere i pellegrini sono suddivise per uomini e donne. Nel complesso del tempio di Sita Ram ji, vi è una terza vasca, famosa per essere popolata da una colonia di macachi che vi si tuffano regolarmente, per tale motivo il tempio Ram ji viene comunemente chiamato il tempio delle scimmie.
Il tour prosegue con una sosta fotografica all’Hawa Mahal (Palazzo dei Venti) famoso per la sua facciata di finestre rosa con schermi filigranati e la visita al City Palace. Il palazzo ancor oggi dimora dell’ex Raja di Jaipur, ospitante una vasta collezione d’arte, tappeti e armi antiche. La visita di Jaipur si conclude con il Jantar Mantar (osservatorio astronomico) costruito su ordine del Raja Jai Singh II, tra 1727 e 1734, per misurare la posizione di stelle, pianeti e calcolare eclissi, fattori influenti per qualsiasi decisione secondo la religione Hindu.
Rientro in Hotel.
Giorno 7
Jaipur – Pushkar – Jodhpur (360km – 8h)
Si parte per Jodhpur durante il tragitto, sosta per la visita di Pushkar, adagiata attorno all’omonimo lago, dove i pellegrini indù convergono per “lavare via i peccati di una vita” e visitare l’unico tempio di Lord Brahma al mondo.
Come Varanasi, Pushkar è uno dei luoghi sacri per gli indù. La città tempio è la sede del Brahma Temple (8° secolo) dedicato al Lord Brahma – il creatore dell’universo. Circondata da colline su tre lati e dune di sabbia per il quarto, Pushkar costituisce un luogo affascinante e l’ambiente adatto per l’annuale fiera dei cammelli.
Si prosegue verso la “città Blu” costruita nel 1459 dal Raja Jodha del clan dei Rajput. Arrivo e sistemazione in hotel.
Giorno 8
Jodhpur
Si procede con la visita guidata di mezza giornata della città, che include una visita al Forte di Mehrangarh – considerato da molti come il più imponente forte del Rajasthan. Il forte domina la città blu di Jodhpur ed è costituito all’interno da una serie di cortili e palazzi. Visita al Museo di Jodhpur, contenuto nel forte, che ospita una squisita collezione di palanchini, howdah, culle reali, miniature, strumenti musicali, costumi e mobili. I bastioni del forte oltre ad ospitare vecchi cannoni ottimamente conservati (tra cui il famoso Kilkila), offrono una vista mozzafiato della città. Si prosegue verso il Jaswant Thaada, un cenotafio di marmo bianco del Maharaja Jaswant Singh II, posizionato sulla collina del forte. Il tour si conclude con un’interessante passeggiata intorno al bazar famoso per i pregiati tessuti, il colorato mercato di Sadar e alla Torre dell’Orologio. Per chi se la sente di camminare, consigliamo di raggiungere il bazar, con una passeggiata. Partendo dal forte e accompagnati dalla guida, si scende in città attraverso un percorso, che si snoda nel dedalo di viuzze ornate di case blu, cortili, tempietti e terrazzi panoramici. Nel pomeriggio un Village Safari Tour nella campagna desertica che circonda la città.
Costruita nel 1459 dC, Rao Jodha, alle porte del deserto del Thar, con le sue dune di sabbia, arbusti, terreni rocciosi e alberi spinosi, Jodhpur fu capitale dello stato dei Rathores – Essi costruirono il loro regno dalla sabbia dopo la caduta di Delhi e Kannauj. Un alto muro di pietra protegge la città, nel perimetro di quasi 10 km di lunghezza e dispone di otto porte affacciate in varie direzioni. Icona della città è il Forte di Meherangarh, che non è una fortezza militare, ma una cittadella fortificata, con all’interno palazzi, templi e giardini, una fortezza che ha sempre resistito agli attacchi, senza mai essere violata nei suoi cinquecento anni di storia.
Giorno 9
Jodhpur – Ranakpur – Udaipur (255 km – 5h)
Si parte in direzione Ranakpur per una sosta al tempio jaina Tirthankara Adinatha.
Oltre 1.444 colonne di marmo, cesellate nei minimi dettagli, sostengono il tempio. I pilastri sono tutti scolpiti in modo diverso e non ne esistono due uguali. Spicca una scultura, realizzata da una singola roccia di marmo, con 108 teste di serpente e numerose code. L’immagine principale del maestro è rivolta in tutte e quattro le direzioni cardinali. In asse con l’ingresso principale, sul lato ovest, si trova l’immagine più grande.
Si prosegue verso Udaipur, considerata la città più romantica del Rajasthan. Udaipur è spesso chiamata la “Venezia dell’India” o il “Kashmir del Rajasthan” con riferimento a Srinagar, altra città lacustre nello stato di Jammu e Kashmir. La sera è tempo per godersi una gita in barca sul lago Pichola, con una una sosta al Jag Mandir, il modo migliore per concludere la giornata a Udaipur.
Udaipur è di origini recenti rispetto ad altre città del Rajasthan. Fu fondata nel 1568 da Udai Singh, dopo che la capitale del suo regno, Chittorgarh fu espugnata e conquistata dalle truppe dell’imperatore Akbar (1542 – 1605). Rana Udai Singh esponente della dinastia Sisodia aveva costituito fin dal VII secolo lo stato di Mewar che occupava questa parte dell’odierno Rajasthan, i suoi discendenti regnarono su Udaipur con il titolo di Maharana fino al 1947, anno della proclamazione dell’indipendenza dell’India.
Giorno 10
Udaipur – Delhi (volo)
Visita guidata di mezza giornata di Udaipur che include il City Palace, che domina il lago Pichola. La parte principale del palazzo è ora conservata come museo e vanta una grande collezione di vetri, figure di porcellana e dipinti miniatura. Visita al Tempio Jagdish, situato a soli 150 metri dal palazzo di città, che custodisce un’immagine in pietra nera di Lord Vishnu Signore dell’universo nella raffigurazione di Jagannath. Si prosegue verso Saheliyon ki Bari o Giardino delle Damigelle d’onore, un piccolo giardino ornamentale con fontane, elefanti di pietra e una deliziosa piscina di loto. Trasferimento in aeroporto per il volo su Delhi. Arrivo e sistemazione in hotel nei pressi dell’ aeroporto.
Colline, palazzi, templi, templi, ghats, circondano il famoso lago Pichola punto di riferimento di Udaipur. All’interno del lago spiccano i due palazzi isola, Jag Niwas e Jag Mandir. Il Jag Niwas, conosciuto anche come hotel Lake Palace, sembra galleggiare nelle acque scintillanti del lago ed è forse uno degli edifici più fotografati dell’India. Jag Mandir chiamato anche “Lake Garden Palace”, è costituito da un padiglione di ingresso decorato con grandi elefanti scolpiti nella pietra, il giardino fiorito di gelsomino, frangipane, bouganville, Gul Mahal il palazzo dalle torri ottagonali sormontate da cupole e il cortile ricoperto di piastrelle bianche e nere con fontane e piscine. Jag Mandir è spesso usato come location per opulenti matrimoni indiani. Nel 1983 vi fu girato un film di successo, dal titolo “Octopussy – Operazione_piovra” della serie “James Bond”. Il lago Pichola non è il solo che bagna Jaipur. Più a nord vi sono i laghi (Sagar) Fateh e Saroop. Tutti e tre sono di origine artificiale e non di rado si seccano al di fuori della stagione monsonica.
Giorno 11
Delhi
Vedi sopra
Giorno 12
Delhi – Varanasi (volo)
Vedi sopra
Giorno 13
Varanasi – Kolkata (volo)
Vedi sopra
Giorno 14
Kolkata (Calcutta)
Vedi sopra
Giorno 15
Kolkata – partenza
Trasferimento in aeroporto in tempo per il volo di rientro.
Il complesso del Taj Mahal è chiuso il Venerdì.
In generico, Check-in all’hotel: ore 14.00 – 15:00 / check-out : ore 11:00 – 12:00 .
-Check-in all’aeroporto domestico: 02 ore minimo prima della partenza
-Check-in all’aeroporto internazionale: 03 ore minimo prima della partenza
Il treno per Darjeeling 11 Giorni – 10 Notti
Il treno per Darjeeling, un viaggio in una regione incantata dell’Himalaya. Dalla frenesia ed i contrasti della vecchia capitale che ostenta orgogliosa il suo passato coloniale alle piantagioni di tè di Kalimpong e Darjeeling al Sikkim, un piccolo reame Himalayano circondato da alte montagne e ai piedi del Kangchendzonga, la montagna sacra e terza cima del mondo, immerso in una natura magnifica fra infinite varietà botaniche tra cui orchidee e foreste di rododendri.
Brahmaputra River Cruise 8 Giorni – 7 Notti
Brahmaputra River Cruise navigando il grande fiume del nord est che scorre nella regione dell’ Assam, che confina con il Bhutan, si visiterà Sibsagar, l’antica capitale dei re Ahom, l”isola di Majuli con le sue uniche comunità monastiche indù, famose per la loro danza. La fauna selvatica sarà protagonista poiché la crociera sosterà per delle visite al Kaziranga, dove gli avvistamenti del grande rinoceronte indiano sono garantiti.
Himalayan Queen 9 Giorni – 8 Notti
Himalayan Queen, un viaggio verso l’Himalaya che fa assaporare variegate sensazioni ed emozioni: dalle cerimonie religiose Hindu di Haridwar e Rishikesh alle atmosfere dell’era coloniale inglese, percorrendo la Kalka Shimla railway – Himalayan Queen. Proseguendo alle falde della grande catena montuosa si raggiunge la residenza dell’esiliato governo tibetano e del Dalai Lama a Dharamsala per poi terminare ad Amritsar ed il suo Tempio d’Oro, meta di pellegrinaggio per i Sikh di tutto il mondo.
Ladakh – La Via per ShangriLa 12 Giorni – 11 Notti
Picchi di selvagge montagne, desolati scenari di rocce dai colori incredibili, il corso del fiume Indo
che accarezza piccole oasi verdeggianti, la salita al Khardung-La, il passo stradale più alto al mondo, monasteri aggrappati alle montagne, la luce intensa e luminosa e lo sventolare gioioso di mille
bandiere di preghiera contro cieli di un blu infinito. questo è il Ladakh
Gopuram & Natura 12 Giorni – 11 Notti
Gopuram & Natura un tour nel sud dell’India coast to coast tra Tamil Nadu e Kerala. Partendo da Chennai nel Golfo di Begala si prosegue per Mahabalipuram Pondicherry Tanjaore Madurai Periyar Kumarakom le Backwaters fino ad arrivare a Cochin sulle sponde del Mare Arabico.
Nilgiri Route 9 Giorni – 8 Notti
Nilgiri Route un Tour tra Karnataka e Kerala partendo da Bangalore si visitano i templi di Shravanabelagola Belur Halebidu , si raggiunge Mysore e il suo splendido palzzo in stile indo saraceno. Si attraversano i Gathi occidentali percorrendo la Nilgiri Mountain Railway Line, per poi arrivare in Kerala e alla sue backwaters.
Imperi del Deccan 11 Giorni – 10 Notti
Imperi del Deccan – da Bangalore a Goa – Partendo dalla moderna Bangalore ci si addentra nelle campagna, orlata da favolosi templi in pietra, che fu impero delle dinastie Hoysala Chalukyas e Vijayanagara, fino ad arrivare alla vivace Goa rinomata per le spiagge e per l’architettura coloniale portoghese. Un breve volo vi porterà alla capitale del cinema indiano Mumbai, meta finale del viaggio.
Stone Flower 15 Giorni – 14 Notti
Stone Flower un viaggio nel Rajasthan desertico che oltre a toccare le principali località come Bikaner Jaisalmer Jodhpur Udaipur Jaipur, vi porta a scoprire località incantate dove sembra che il tempo si sia fermato.
Karma Flower 12 Giorni – 11 Notti
Un itinerario per visitare il Rajasthan nel suo intimo. Dopo un volo da Delhi a Jodhpur, ci si addentra nelle Aravalli Hills la catena montuosa che divide il Rajasthan in due distinte aree climatiche, il Nord desertico dal pianeggiante e verde sud dei grandi laghi. Si inizia con un tragitto in treno su una ferrovia a scartamento ridotto per poi raggiungere la tenuta di caccia di un Maharaja.
Marwari Flower 11 Giorni – 10 Notti
Marwari Flower un itinerario per visitare il Rajasthan e le sue perle nascoste. Dopo un volo da Delhi a Jodhpur, Si raggiunge Narlai soggiornando nella tenuta di caccia del rajah per un leopard safari. Un breve tragitto in treno su una ferrovia a scartamento ridotto vi farà gustare le zone rurali del Rajasthan.