Un viaggio in Sudafrica è un’esperienza capace di regalare intense emozioni: paesaggi mozzafiato, meraviglie faunistiche, un clima invitante ne fanno una meta ideale per chi sente forte il richiamo del Continente Nero. La visita ai parchi nazionali e alle riserve private, dove gli animali selvaggi vivono secondo ritmi ancestrali che si ripetono dalla notte dei tempi, è un’esperienza indimenticabile. Questo è infatti uno dei luoghi migliori di tutta l’Africa per poter osservare i leggendari Big Five (leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo) nel loro habitat, senza contare le oltre 900 specie diverse di uccelli e le 8500 di fiori e piante. Terra affacciata su due oceani, piena di vita, vibrante di forza ed energia, fatta di spettacolari contrasti, al viaggiatore il Sudafrica offre con generosità un coinvolgente mix di natura, ospitalità e paesaggi urbani, dai formidabili panorami nella regione di Mpumalanga al fascino di Cape Town, splendido mosaico di culture e architetture sospese tra passato coloniale e modernità. Una nazione che affascina anche per la sua travagliata storia e il tentativo, ancora in corso, di diventare la “nazione arcobaleno” sognata da Nelson Mandela.
Le soluzioni di viaggio in Sudafrica sono numerose: dl viaggio organizzato al self-drive, ai mezzi pubblici agli autobus turistici. Il Paese ha prevalentemente delle buone strade percorribili e non è richiesta obbligatoriamente una 4×4. É dotato di buone connessioni (anche i bus per backpackers con pick up presso gli ostelli) ed i tour di gruppo convenzionalmente chiamati Overland, soluzioni molto popolari nei Paesi dell’Africa del Sud (quindi Namibia, Botswana e Sudafrica) tra i viaggiatori in solitaria che non vogliono perdere il meglio del Paese e raggiungere anche luoghi altrimenti difficilmente accessibili senza un mezzo proprio. I gruppi sono internazionali ed i viaggi pensati in maniera avventurosa, quindi dormendo in campeggio.
Fino a qualche anno fa viaggiare in treno in Sudafrica era una opzione di abbastanza popolare ed una valida alternativa ai bus e ai voli aerei. Il sistema ferroviario era infatti ben articolato e i prezzi vari, a partire dai posti economici fino al lusso. Dal 2020 circa la situazione è andata in declino e il trasporto ferroviario non è più quello di un tempo. Sempre validi i percorsi in treno di lusso del Blue Train e della Rovos Rail.
Dai raffinati boutique hotel ai lussuosi eco-lodge, dai classici campi tendati alle innovative fattorie biologiche: negli ultimi anni, il Sudafrica ha decisamente migliorato in qualità dell’esperienza alberghiera, il livello del servizio e lo stile dell’accoglienza. Le numerose e variegate attività che il paese offre ne fanno la destinazione ideale per i viaggi con la famiglia, e anche qui il Sudafrica è leader nello sviluppo di soluzioni di alloggio ed esperienze adatte alle esigenze della famiglia.
Ogni nazione del mondo è caratterizzata da una certa varietà, ma il Sudafrica – che spazia dagli ippopotami del Limpopo River ai pinguini che popolano la zona del Capo – è un paese assolutamente unico: dal deserto del Kalahari ai variopinti fiori selvatici primaverili del Namaqualand, dall’imponente Table Mountain a Cape Point, dalle colline e gole dello Swaziland alla savana brulicante di animali del Kruger National Park, senza dimenticare la parte orientale del paese, il Lesotho e il Drakens berg.
L’iSimangaliso Wetland Park del KwaZulu-Natal comprende da solo cinque diversi ecosistemi e ospita sia zebre sia delfini. Questa incredibile gamma di paesaggi può essere ammirata in un gran numero di modi, lanciandosi dal più alto trampolino da bungee jumping del mondo, avventurandosi lungo un ssentiero di trekking del Lesotho a dorso di un pony, facendo rafting nei fiumi dello Swaziland e visitando una delle innumerevoli zone popolate dagli animali, tra le quali spicca il punto migliore del mondo per avvistare una balena dalla terraferma.
Il paesaggio sudafricano è entusiasmante: dalle ardenti zone aride del Karoo e del Kalahari alle alture brumose del Drakensberg e all’imponente Blyde River Canyon. Persino a Cape Town basta alzare gli occhi per vedere il fynbos (vegetazione indigena) fiorire sui fianchi della Table Mountain e due delle più spettacolari strade costiere del mondo, dirette a Cape Point e Hermanus. Le vigne delle Winelands, le foreste secolari lungo la Garden Route, le spiagge dell’Oceano Indiano, l’alto veld dello Swaziland e le suggestive montagne, dal Cederberg al Maluti, completano questa straordinaria varietà di ambienti.
Se siete interessati a un altro genere di “fauna’, vi consigliamo di entrare in uno dei locali notturni della vivace Long St di Cape Town, oppure di assaggiare la birra artigianale africana nello shebeen (locale privo di licenza per gli alcolici) di una township. Non dimenticate, poi, di gustare un piatto a base di pesce lungo la Garden Route, un curry nella Indian Area di Durban, una sfrigolante delizia malese del Capo o un braai (barbecue) nella natura incontaminata, accompagnando il tutto con una bottiglia prodotta dalla più antica industria vinicola esistente al di fuori dell’Europa. Ovviamente questa straordinaria varietà riguarda anche gli abitanti del paese, un fatto che rende molto difficile parlare del Sudafrica. La nazione più sviluppata del continente africano ha abolito ufficialmente l’apartheid all’inizio degli anni ’90, quando Nelson Mandela è stato scarcerato dopo 27 anni di carcere e il partito dell’African National Congress (ANC) ha vinto trionfalmente le prime elezioni democratiche del paese, anche se le discriminazioni razziali sono ancora molto diffuse. Nelle township, abitate quasi esclusivamente dai neri, milioni di persone vivono in baracche di stagno prive dei servizi più elementari e ogni giorno devono affrontare durissime realtà come l’HIV/AIDS e la xenofobia. I sudafricani si distinguono per la loro allegria, la loro cordialità e la loro simpatia, come si può facilmente notare incontrando i contadini della parte settentrionale del paese che raccomandano ai viaggiatori stranieri di guidare con prudenza sulle strade sterrate o i bambini di Khayelitsha che augurano molo (“buongiorno” in xhosa).
In Sudafrica si trovano i seguenti climi:
– Il clima fresco e arido della costa occidentale (deserto del Namib).
– Il clima subtropicale della costa meridionale, con caratteristiche mediterranee, cioè con estate secca, nella parte più occidentale (v. Città del Capo), e senza stagione secca nella parte orientale (v. Durban).
– Il clima dell’altopiano, che ricopre la gran parte del Paese, con inverni secchi e soleggiati, durante i quali può fare freddo di notte, ed estati calde, durante le quali possono scoppiare dei temporali. L’altopiano è più arido nella parte occidentale, dove si trova un deserto, che in quella orientale, dove si trovano diverse città tra cui Johannesburg e Pretoria.
La Repubblica Sudafricana, il più meridionale dei Paesi africani, si estende dal 22° al 34° parallelo sud. Trovandosi nell’emisfero sud, ha le stagioni invertite rispetto all’Europa.
Lungo la costa occidentale del Sudafrica scorre una corrente marina fredda, la Corrente del Benguela, che rende arido il clima, perché inibisce la formazione di correnti verticali che potrebbero condensare. Siamo nella parte meridionale del deserto del Namib, dove le piogge sono rare e sporadiche. In questa parte del Paese non si trovano città importanti.
Qui il clima è costantemente mite, tanto che le temperature diurne rimangono mediamente intorno ai 16 gradi in inverno e intorno ai 20 °C in estate, anche se non si possono escludere rapidi riscaldamenti quando soffia il vento torrido dal deserto. Comunque, con la nebbia, l’umidità e il vento, si può sentire freddo, soprattutto in inverno. Infatti, lungo la costa la corrente fredda determina anche la formazione di nebbie, foschie e nubi basse, soprattutto nelle prime ore della giornata.
Sulla costa meridionale e orientale, il clima è più caldo e più piovoso rispetto alla costa occidentale. Per questo, vi si trovano città importanti come Città del Capo, Port Elizabeth, East London e Durban.
Città del Capo
Nel tratto sud-occidentale della costa, il clima è di tipo mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate.
Port Elizabeth
A Port Elizabeth, le temperature sono simili a quelle di Città del Capo, anche se un po’ più miti. L’inverno assomiglia più che altro ad una mezza stagione, dal momento che la media di luglio è di 14,5 gradi, anche se ogni tanto una breve ondata di freddo antartica può abbassare la temperatura notturna fin quasi allo zero tra giugno e settembre. L’estate è piacevole, dato che la media di gennaio e febbraio è di 22 gradi, con la brezza che soffia frequente e insistente. Tutto l’anno possono soffiare per qualche giorno i venti caldi e secchi dalle montagne, che si trovano a breve distanza dalla costa.
Durban
Proseguendo verso nord-est, nella costa del KwaZulu-Natal, a Durban l’estate diventa decisamente calda e umida: la media di gennaio e febbraio è intorno ai 25 gradi, l’umidità dell’aria rende il caldo afoso, anche se le brezze pomeridiane fanno il loro dovere; inoltre, i temporali che si scatenano nel pomeriggio o di sera danno un po’ di sollievo (o se si vuole, arrivano a disturbare chi sta prendendo il sole sulla spiaggia). In inverno la temperatura diurna è molto piacevole, intorno ai 24/25 gradi in media, anche se qualche volta può fare un po’ freddo, soprattutto di notte.
Upington
La parte occidentale dell’altipiano è più arida, e spesso anche più calda, dato che l’altitudine è in genere inferiore a 1.200 metri.
Ecco le temperature medie di Upington, situata nella parte occidentale dell’altopiano, a non grande distanza dai confini con Namibia e Botswana, e a 835 metri sul livello del mare. Qui la temperatura ha toccato i 44,6 °C nel gennaio 2012, e i 45,3 °C nel gennaio 2016. Se le scarse precipitazioni si verificano in inverno lungo la costa occidentale, nelle zone interne si verificano in estate, sotto forma di rovesci pomeridiani. A Upington il sole splende tutto l’anno.
Il Kalahari Gemsbok National Park, la parte sudafricana del Kgalagadi Transfrontier Park, al confine con il Botswana e la Namibia, è occupato da una savana arida e anche da dune di sabbia: siamo infatti nella parte meridionale del deserto del Kalahari.
Anche se gran parte delle zone interne è occupata da un altopiano, vi è anche una piccola zona a bassa quota, in particolare la bassa valle del fiume Orange, al confine con la Namibia, dove già a circa 200 km dalla costa si scende a 300 metri. A sud-ovest di Upington, le Augrabies Falls, a 600 metri di quota, sono considerate il posto più caldo del Sudafrica: qui la temperatura ha toccato 48,6 °C nel gennaio 2016, e 46,1 °C nel 2015. Più ad ovest, a Vioolsdrif, ad una quota più bassa ma più vicino al mare, il record è di 47 °C.
Kimberley
Kimberley, la capitale della Provincia del Capo Settentrionale, posta a 1.200 metri di quota, è caratterizzata da un’estate molto calda, e da piogge più contenute che a Johannesburg (intorno ai 435 millimetri annui), che comunque sono anche qui più probabili da novembre ad aprile. I mesi più piovosi sono febbraio e marzo.
Per la sua posizione più meridionale, è però maggiormente esposta ai venti freddi e alle gelate notturne nel periodo maggio-settembre rispetto a Johannesburg, anche se di giorno le temperature rimangono miti. Invece, da novembre a marzo (e qualche volta ad ottobre) vi possono essere giornate torride.
Bloemfontein, posta a 1.400 metri e a sud-est di Kimberley, è in media leggermente più fresca. Qui le gelate notturne da giugno ad agosto sono molto frequenti, ma di giorno l’aria è in genere mite e splende il sole.
Ai margini meridionali e orientali dell’altopiano troviamo diverse catene montuose, le cui cime superano spesso i 2.000 metri, la più imponente delle quali è la catena dei Monti dei Draghi (Drakensberg) la cui cima più alta, di 3.482 metri, si trova però nel Lesotho. Sopra i 2.500 metri può nevicare da giugno ad agosto. Lungo la scarpata orientale, nelle provincie del Capo Orientale, del Kwa-Zulu Natal e del Mpumalanga, le piogge estive sono abbondanti, superando i 100 millimetri al mese, e il totale annuo può raggiungere i 1.000 millimetri.
L’estremo nord-est ha un clima più caldo rispetto all’altopiano, sia per la latitudine più bassa (siamo sul Tropico del Capricorno), sia per l’altitudine inferiore (siamo sotto i 1.000 metri sul livello del mare).
Parco nazionale Kruger
Il Parco nazionale Kruger, che ospita elefanti, leoni e altri animali della savana, si trova al confine con il Mozambico, in gran parte ad un’altitudine che va dai 300 ai 500 metri. Qui l’inverno è secco e soleggiato, con forti escursioni termiche tra la notte, quando può fare freddo (10 gradi o meno), e il giorno, quando la temperatura è calda, intorno ai 26/27 gradi: dunque per i safari in questo periodo conviene vestirsi a strati. L’estate è invece molto calda e umida, con possibili temporali pomeridiani.
Le piogge, scarse in inverno, diventano relativamente abbondanti in estate, a cause dei temporali pomeridiani. Il soleggiamento è buono tutto l’anno, comunque è migliore in inverno che in estate, essendo la stagione secca. In quest’area il periodo che va da giugno ad agosto è il migliore, perché consente di evitare le piogge e il caldo estivo: occorre però essere adeguatamente coperti nelle ore più fredde. A settembre e ottobre ormai fa caldo di giorno, a volte molto caldo, ma con notti piacevolmente fresche.
La zona più settentrionale, lungo il fiume Limpopo al confine con lo Zimbabwe, è particolarmente arida, e di giorno vi fa molto caldo soprattutto da novembre a febbraio, quando non manca comunque qualche rovescio pomeridiano, in genere di non rilevante entità. Qui si trovano il Musina Nature Reserve e il Mapungubwe National Park (l’ex Vhembe Dongola National Park), che ospitano una gran quantità di enormi baobab oltre che specie animali quali giraffe, zebre e antilopi.